Riflessioni

Ti taggo

So che a volte questo blog prende delle pieghe semi serie, quasi riflessive.

Probabilmente è la conseguenza del passare degli anni, dell’aumentare della mia età, della maturità e della consapevolezza di sé stessi, o almeno voglio sperare sia così.

 Ho iniziato a buttare giù articoli che molti considerano divertenti ed ironici nel 2016, per ritrovarmi nel 2022 a scrivere degli stessi argomenti ma con 6 anni in più, di appuntamenti, di chat sulle spalle, di frequentazioni riuscite o mal riuscite.

Ma in tutti questi anni una cosa è sempre stata chiara: il film “La verità è che non gli piaci abbastanza” nel 2009 ha dettato le regole del sano stare insieme. Ti vuole, ti cerca. Non ti vuole. Non ti cerca. È facilissimo, banale, a tratti demenziale.

Però nel 2009 non avevamo FB e Instagram dove spiattellare i nostri amori, le colazioni romantiche della domenica mattina con i pancake a forma di cuore, i weekend alle terme, gli anniversari etc.

Adesso invece si, e quindi i social acquisiscono una parte molto importante nella relazione di due persone.

La mia riflessione nasce proprio da questo.

Quanto è legittimo che in una coppia i social dettino il concetto di “unione”?

La faccio più semplice.

La scorsa estate ho frequentato F.. Ci siamo conosciuti online. All’inizio non mi aveva colpito particolarmente, lo sentivo spesso perché si faceva vivo lui quasi ogni giorno con un buongiorno o con una scusa qualsiasi. È stato molto bravo a perseverare e corteggiarmi, tanto che dopo un paio di mesi, non so come sia successo, sono impazzita per lui.

Ci piacevamo tanto, lui faceva piccole pazzie quotidiane per me, come passare da me alle 9 del mattino prima di andare a lavoro solo per lasciarmi un cioccolatino, pur abitando dall’altra parte di Roma, gesti piccoli ma molto dolci.

Eravamo molto presi l’uno dall’altra, quasi che ammetto di aver pensato per un momento “Eccolo. L’ho trovato. È quello giusto.”

Decidemmo di partire per un week end e rifugiarci in una piccola casetta in Abruzzo.

Era tutto perfetto, dalla colonna sonora in macchina, alla cena nella trattoria del paesino di montagna, alla passeggiata al lago mano nella mano.

Io, che sono dichiaratamente molto social, facevo storie varie su dove mi trovavo, ma sempre senza taggarlo o riprenderlo. Ero in quella fase in cui si sta bene insieme ma…boh, non so, magari me lo sto immaginando io?…in quella fase (dell’essere umano) che si chiama insicurezza. Ma mi sarebbe piaciuto dirlo a tutti che stavo bene, finalmente stavo bene, ero felice e mi sentivo amata.

Lui, non troppo social, ma con un gran seguito, soprattutto di donne, aveva fatto qualche post, sempre evitando tag o menzioni a me.

Mi dicevo: “Su dai, avete 80 anni in due, stai a guardare queste cose?”, eppure in cuor mio sapevo che per essere nel 2021 qualcosa non stava andando fluidamente come sarebbe dovuta andare.

Così, presa da un attimo di esuberanza e avendo inquadrato per errore il suo braccio abbronzato fuori dal finestrino della macchina, lo taggai in una storia.

Ricordo che feci il tag cosí piccolo che era totalmente illeggibile agli altri, probabilmente per la paura di aver sbagliato, come a dire “ ti taggo, ma guarda che non si vede”. Eppure eravamo felici, molto felici insieme, ma il mio sesto senso, che difficilmente nella vita ha sbagliato, mi diceva “Stai attenta, che sì lui è felice, ma è anche un paraculo…”

Inutile dire che non ripostó mai quella storia, che io non chiesi spiegazioni ma ci rimasi parecchio male, soprattutto perché, sin da subito, ero consapevole che non lo avrebbe fatto.

Eppure se due si piacciono e vogliono stare insieme vorrebbero gridarlo al mondo intero (anche a 40 anni) e chissene frega di una storia di instagram, anzi facciamo vedere a tutti quanto siamo belli insieme e in che posto magnifico siamo venuti.

No. Non ha funzionato così.

Io e F. ci siamo lasciati dopo l’estate per una serie di stupide incomprensioni (e perché sono convinta che io non gli piacessi abbastanza) e io ho continuato a credere che la normalità degli altri è condividere gioie ma che io, invece, sono destinata, a tenere le mie gioie per me.

A distanza di mesi F. si è fidanzato.

Come lo so? Certamente non dal suo profilo instagram ma da quello della sua lei che mi è capitato sotto mano, perché Instagram è malefico lo sappiamo tutti. Si, instagram è come una sorellastra di Cenerentola, te le fa apposta le cose. Tu non vuoi vedere una cosa e lui ZAC te la mette nel feed, soprattutto le nuove fidanzate dei tuoi ex. Capita solo a me?

Lui non ha mai postato una foto con lei. Vanno negli stessi posti e sembra che lui beva da solo, mangi da solo, viaggi da solo.

Lei, timidamente lo tagga, ma lui non la riposta quasi mai, se non quando sono piatti buoni in ristoranti stellati.

Hanno passato le vacanze estive insieme. Lei ha pubblicato una foto con due ombre. Ora, io conosco perfettamente la sagoma di F. ma altrimenti quello poteva essere Giggino er porchettaro. Nessuno lo avrebbe mai riconosciuto.

Eppure sono mesi che stanno insieme.

Allora qualcuno potrebbe dire: vogliono mantenere la privacy, non va spiattellato tutto sui social. Come facevamo quando non esistevano i social?

E sono d’accordo.

Ma quando si instaura un rapporto duraturo con una persona, quella persona entra a far parte della propria quotidianità, per cui trovo anche normale ad un certo punto palesare uno stare insieme al ristorante, in vacanza o a una festa. Diventa normalità soprattutto nel 2022.

Postare la foto di un bicchiere di vino quando in realtà siete in due a bere due bicchieri di vino per una serata romantica è una cosa che si può fare dopo 1 settimana di relazione, non dopo 6 mesi.

Ma torniamo alla riflessione con cui sono partita: rifletto sul fatto che esistano donne a cui questo va bene.

Io conosco F. e so che come lo ha fatto con me lo fa con le altre. Non è uno poco social, è un paraculo che non si da mai al 100%. Postare di stare con una donna della quale è magari anche innamorato, significa fare fuori una fetta delle sue 2500 follower che non lo vedranno più con gli occhi con cui lo vedono ora, da bello scapolo over 40. E se si dovesse lasciare, come fa poi a recuperare quella fetta persa di seguito di donne single?

Se avessi continuato a stare con lui, dopo 6 mesi di uscite, viaggi e week end fuori, probabilmente gli avrei dato “babe, che vogliamo fare? Lo possiamo dire che stiamo insieme oppure non mi hai detto di essere sotto copertura?”…Personalmente avrei, e tuttora ho, associato il non mostrarci insieme sui social come un’insicurezza del rapporto e, probabilmente, per come sono fatta, avrei scavato talmente tanto per capire se fosse davvero così (e lo sarebbe stato) che la storia sarebbe finita a tarallucci e vino prima ancora di quanto è finita.

E invece alla nuova fidanzata di F. va bene. Va bene che lei lo tagghi e lui non la riposti, va bene che vanno a mangiare in trattoria e ognuno mette la foto delle polpette al sugo come se stesse facendo un pranzo in solitaria.

E come dice una mia saggia amica, SONO QUESTE LE DONNE CHE SE LI TENGONO STRETTI. Quelle che non si lamentano, che “amore non importa se non mi presenti i tuoi amici, io sto bene solo con te”, quelle che chiudono gli occhi o fanno finta di non vedere o si tappano le orecchie e fanno finta di non sentire.

Chissà chi vive meglio fra quelle come me e quelle come loro.

Ci rifletto…

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3 pensieri riguardo “Ti taggo

  1. per esperienza personale ti posso dire che quelli come F sono quelli che fanno così perché non sono capaci di stare con una donna e basta. Perdono la testa inizialmente ed è tutto bellissimo ma poi non gli basta mai. Sono quelli alla ricerca delle farfalle nello stomaco sempre e comunque ma l’amore è altro. Quindi non si sbilanciano perché come hai detto bene tu, altrimenti perderebbero ipotetiche future compagne di merende.
    Io cerco di essere cauta all’inizio ma solo perché ormai sono quasi abituata al mancato happy ending e quindi per evitare poi di dover dare delle spiegazioni “ma dove è finito tizio” ma spero ancora di poter condividere con qualcuno la vita reale e perché no anche qualcosa di virtuale!

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