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10 euro pulled pork

Pensavo di aver toccato diverse volte il fondo, con appuntamenti strambi o frequentazioni inutili che non ho ancora ben capito perché ho portato avanti anche se per poco tempo.

Ed invece… la vita mi ha riservato una chicca che mai avrei pensato.

D. è un uomo di quasi 42 anni, attraente, molto colto, imprenditore, possiede un locale in una delle zone più famose per la movida romana.

Lo incontro su Facebook Dating, e grazie alla mia indole da stalker scopro subito che il mio migliore amico frequenta il suo locale. Ovviamente non perdo tempo a farmi dare un feedback che risulta del tutto positivo… “E’ un figo, fa un sacco di cose, è un tipo simpatico, si dai escici”.

Così usciamo. Bella serata, 7 gin tonic a testa, un sacco di chiacchiere. Rivediamoci domani.

Iniziamo quindi a vederci, anche con una certa frequenza; un giorno andiamo al parco, un giorno pranzo da lui, un giorno una passeggiata veloce.

D. ha vissuto come tutti noi il lock down, ma mi ripete spesso che quel periodo il locale è stato chiuso, che deve recuperare gli incassi chiusi, che deve dare gli alimenti alla ex per il figlio etc… insomma io mi muovo a pietà, come una buona crocerossina idiota solitamente fa, e per i nostri incontri, evito di proporre luoghi in cui si dovrebbe pagare un’entrata, anche se poi lui esce con gli amici, va a pranzo al mare… insomma vive una vita normale, dedicando a me i 5 minuti di piccolo fiammiferaio.

“Vieni a cena da me” dico io…io compro le pizze (così lui spende meno) e lui porta le birre. Del resto ha un locale…se non le ha lui le birre chi le ha. Si presenta con 3 birre per lui e 1 per me, da 0,33.

Ok.

Però D. è molto colto, imparo un sacco di cose da lui, anche se onestamente posso non sentirlo per giorni interi e non mi manca per nulla. Diciamo che è una frequentazione presa un po’ così…come viene, a piccoli passi.

Si avvicina il suo compleanno. Ovviamente gli compro un regalo e aspetto la mezzanotte insieme a lui nel suo locale, pur dovendomi svegliare molto presto il giorno dopo.

“Lo apprezzo tanto che stai qui con me, sei tanto carina, mi piaci tanto”…. Il giorno dopo il suo compleanno decidiamo di andare a cena fuori. Io, grazie ad un ‘app, ho un credito di 50 euro presso alcuni ristoranti. Decido di usarlo. Andiamo a cena, mangiamo e arriva il conto. 74 euro…meno 50 euro del mio credito. 24 euro.

D:12 a testa no?”

Non so perché non sono mai capace di dire quello che balena nella mia testa in questi momenti, tipo: “ma brutto tirchio schifoso, è il tuo compleanno, ti ho fatto un regalo, ti ho portato a cena fuori e offerto 50 euro di cena e tu, che avresti quanto meno dovuto pagare il conto restante mi chiedi 12 euro? Ma vai a morire ammazzato stronzo”…..

E invece.. metto 12 euro sul tavolo e andiamo via, mentre io penso che poverino, è stato 10 mesi chiuso con il locale, forse 12 euro non li ha povera stellina, devo capirlo, aiutarlo….ma mannaggialaputtana…

Passano le settimane, ci vediamo poco perché in realtà a me non va un granché, lui vorrebbe rimanere a dormire da me tutta la notte perché l’idea di svegliarci insieme gli piace. A me no, quindi declino l’invito e… vado avanti. Nel frattempo, vista la mia passione per la pasticceria, mi chiede se posso preparargli i dolci per il locale… “ma certo cuccioletto, e nemmeno ti chiedo i soldi, povero tu che vivi a pane ed acqua e sei stato chiuso per dieci mesi alitandoti sui piedi per scaldarti dal freddo inverno”.… e quindi gli ho preparato i dolci facendomi rimborsare gli ingredienti, con la promessa che la seconda volta me li avrebbe pagati, poco, ma pagati.

Per non farci mancare nulla, ho l’opportunità di organizzare un evento per lavoro dove saranno presenti 60, 70 persone e, stupidacretinaidiota, gli propongo di organizzarlo al suo locale in modo tale da fargli fare un po’ di incasso.

Lui, tutto friccicarello, non vede l’ora, e si mette all’opera per decidere i menu ed intascare questi buoni 1000 euro (minimo).

Passano i giorni, io lavoro molto, lui insiste molto per stare insieme, ma sapendo di non poterlo vedere per i prossimi 5 giorni gli dico “passo al locale dopo il lavoro giusto per stare un po’ insieme”.

Stanca morta, dopo una giornata di lavoro terribile, arrivo all’ora di cena al locale. Con me ho anche un avanzo di un dolce preparato nel pomeriggio che gli porto per assaggiarlo.

La mia stanchezza è tangibile, la mia fame pure, per cui gli chiedo qualcosa da bere e poi gli dico “che mi mangio?“…..era più di un mese che mi parlava del suo pulled pork, quanto era speciale, il migliore della zona, per cui mi dice “fatti il pulled no?”… OK!”

Mi fa preparare questo panino, buono, mangio, bevo, servo, sia a me che a lui, il mio dolce….anzi lo offro anche alla cuoca.

Tutti contenti , tutti sazi, decido che è tardi ed ora di andarmene.


Mia madre mi ha sempre insegnato la buona educazione. Dire sempre grazie, prego e per favore. Essere gentili, premurosi, sempre, anche se dall’altra parte la persona non è che se lo meriti così tanto…tu comunque fai una buona azione…dillo.


Mi metto il cappotto, prendo la borsa e prima di dargli un bacetto, mi viene una premura, ma così giusto per essere carina….fare il gesto insomma.. “quanto ti devo?”

D: E dammi 10 euro vah.”

DAMMI 10 EURO?????

Premesso che non avrei dovuto chiedere nulla, solo salutare e andare via, ma alla mia stupidità dall’altra parte si doveva rispondere ” ma che dici tesoro, ci frequentiamo da più di un mese, andiamo a letto insieme, ceno a casa tua una volta a settimana, la scorsa settimana ho preso una botta in testa e per errore ti ho fatto pagare 12 euro di un conto pagato praticamente già da te, mi stai organizzando un evento da 1000 euro nel locale, mi hai portato anche il dolcetto cucciola… ma cosa mi devi dare? un bacino e andare via e non provare mai più a chiedermi quanto mi devi dare patatona mia…”

e no..lui mi ha detto DAMMI 10 EURO.… che poi sul menù il pulled pork costava 10 euro, per cui nemmeno lo sconto mi ha fatto! Stronzo!

Ho lasciato 10 euro sul bancone e sono uscita esterrefatta. Sarebbe stata l’ultima volta che lo vedevo e sentivo. Ovviamente ho cancellato l’evento che avevo organizzato nel suo locale mandandogli un messaggio il giorno dopo, e il tirchio mica ha pensato “Guarda per 10 euro mi sono fottuto 1000 euro….” no no, non credo ci sia arrivato…povero stolto.

Non lo sento poi per tre giorni…in cuor mio voglio pensare che si sia reso conto della pessima figura che ha fatto, ma so benissimo che non è così, che nemmeno se ne è reso conto, che tirchi si nasce e si muore e che lui appartiene davvero ad una specie rara di essere umano arido e avaro.

Ed infatti, dopo tre giorni mi arriva un messaggio di D.

“Oi, ma i dolci me li fai?”


Lo so, lo so che se avete letto la storia fino a qui direte che la colpa è mia, che si capiva al giorno uno che questo era un tipo strano, tirchio, lamentoso, approfittatore. Avete ragione, mea culpa, sono una stolta. Cerco ancora di trovare il bello delle persone, di scacciare quella mosca che ronza e mi dice..lascia stà…è meglio…e vado avanti, per spirito da crocerossina, per aiutare chi più ha bisogno (che poi a detta loro hanno bisogno)…senza rendermi conto subito, quando a tutti è assolutamente palese, che le persone se ne approfittano fin quando non schiatti.

Credo però che le esperienze arricchiscano e che adesso ci penserò 100 volte prima di dedicarmi così tanto a qualcuno di cui non mi interessa praticamente nulla.

E così magari farà qualcuno di voi che si è trovato in situazioni simili.

Dunque, per la consulenza sono 10 euro. Grazie.

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